lunedì 2 aprile 2012

Roberto Alloro: "Nessun cambio squadra: ho rotto con Avesani nel 2010. Mi candido con Grandi a testa alta, fiero dei risultati conseguiti in tre anni e mezzo di assessorato alla Cultura"


Comunicato stampa

Faccio riferimento all'articolo pubblicato a p. 18 de "L'Arena" di oggi 2 aprile 2012 a firma "V. Z." con il titolo "La squadra di Grandi gioca all'attacco", in cui si dà notizia della conferenza stampa di presentazione della lista "Daniele Grandi Sindaco", alla quale non ho partecipato per precedenti impegni.

Non mi ha fatto piacere leggere, a proposito di un altro candidato consigliere, che «si schiera cambiando squadra, come l’ex assessore Alloro», inducendo nei lettori l'impressione, quanto mai lontana dal vero, che io abbia voltato le spalle all'attuale amministrazione solo in scadenza di mandato.

Vedere la mia esperienza personale accomunata a quella di chi ha ritenuto di portare comunque a termine il quinquennio con l’amministrazione uscente è, aldilà del rispetto dovuto ad ogni scelta individuale, un falso storico che non fa giustizia dei fatti e dei continui tentativi messi in atto da Avesani e compagnia da un anno e mezzo a questa parte per delegittimarmi e cercare di far dimenticare ai Sammartinesi un triennio apprezzato da tutti, caratterizzato da iniziative culturali innovative, non ideologiche e di riconosciuto spessore, di cui tuttora si stanno raccogliendo i frutti.

La mia esperienza amministrativa con Avesani è cessata nell’autunno 2010, con la revoca – da parte del sindaco – delle deleghe alla Cultura e al Personale. La fine annunciata di un rapporto da tempo logoro che già aveva avuto una pesante svolta con la mia restituzione al sindaco della delega alla Comunicazione, resa necessaria dall’assunzione diretta di impegni e accordi da parte di Avesani senza consultare il sottoscritto né, tantomeno, condividere natura e finalità di quelle scelte. Una decisione che ritenevo doverosa e ritengo tuttora quantomai opportuna, considerato il livello al quale è scesa la propaganda dell’amministrazione in scadenza.

Anziché rivendicare il merito delle iniziative realizzate o messe in cantiere durante il mio mandato di assessore alla Cultura, Avesani e i suoi yesmen le hanno ottusamente disconosciute, evitando persino di citarle nei pedanti e talora discutibili elenchi di opere fatte con i quali vorrebbero sviare l'attenzione degli elettori da un mandato fatto più di fumo che di arrosto.

Per fortuna rimangono – ormai consegnati alla storia – i segni intangibili dell’attività mia e di tutte le persone con le quali ho avuto il piacere di collaborare, tra i quali ricordo:
  • il prolungamento delle sere di apertura della biblioteca;
  • l’allestimento multimediale della sala conferenze e l’arredamento dello spazio seminterrato in occasione del quarantennale della fondazione della biblioteca medesima;
  • l’avvio delle mostre d’arte “Artisti a San Martino”;
  • le visite guidate al territorio;
  • la pubblicazione di sette libri dedicati alla storia e alla cultura di San Martino Buon Albergo e delle sue frazioni tra cui – fondamentali per la cultura non solo sammartinese – i volumi e i documentari sull’emigrazione di nostri concittadini nel Novecento e sull’attuale immigrazione straniera;
  • l’ideazione della collana degli “Appunti sammartinesi” dedicata alle pagine ancora poco conosciute ma importanti della nostra storia;
  • il potenziamento delle rassegne teatrali invernali;
  • la realizzazione di una rassegna teatrale estiva a cui non è bastato cambiare il nome per modificare paternità e caratteristiche del progetto;
  • gli appuntamenti settimanali dei “Mercoledì in biblioteca”;
  • la valorizzazione – con la creazione dell’Arena estiva in piazzale Maestri del Lavoro – di uno spazio centralissimo dimenticato per troppi anni;
  • l’avvio di un percorso di grande valore sociale e culturale come la “Festa Senegalese”;
  • il ciclo molto apprezzato di incontri del “Music Club”;
  • l’“Open day” di presentazione dei cartelloni delle rassegne teatrali invernali;
  • gli spettacoli dedicati a Pietro Piazzola e a Romolo Nicolis, che hanno portato all’intitolazione di altrettante vie del paese;
  • il debutto di tanti giovani artisti sammartinesi;
  • l’avvio del sempre affollatissimo “Concerto di Buon Anno”.

Il tutto in continuità d'intenti ma anche con l'appoggio e la partecipazione diretta di Roberto Brangian ed Egidio Zusi, che mi hanno preceduto nell'incarico di assessore alla Cultura.

A proposito del "Concerto di Buon Anno", mi spiace per la nostra comunità che, nell’affannoso quanto - spero - inutile tentativo di farmi dimenticare e di poter rivendicare qualcosa sentito come proprio, Avesani e la persona che mi ha sostituito non abbiano rinnovato per un altro triennio, nonostante la giunta si fosse già dichiarata d'accordo ed io avessi incassato anche l'esplicito assenso delle minoranze, la convenzione con l’Orchestra Sinfonica della Provincia Veronese "Italo Montemezzi" diretta dal maestro Giuliano Bertozzo, che così tanto ha contribuito al lancio e al consolidamento di questo progetto di cultura musicale.

Senza nulla togliere alla professionalità dei musicisti che si sono esibiti lo scorso gennaio sotto l’etichetta pomposa quanto posticcia di “Ensamble Orchestrale San Martino”, strumenti inconsapevoli della propaganda di Avesani, credo che gli appassionati non scorderanno mai di aver avuto il privilegio di ascoltare a San Martino Buon Albergo, con Bertozzo e la sua splendida “Montemezzi”, un vero talento come il giovanissimo direttore d’orchestra Andrea Battistoni pochi mesi prima che debuttasse all’Arena di Verona e quest'anno alla Scala di Milano.

Questo mentre Avesani e Castagna raccontano di «aver portato Chagall in Musella» e sbandierano come progetto culturale la creazione del corpo delle majorettes che, per inciso, analogamente alla maggior parte delle promesse di questa amministrazione, esistono solo sulla carta.

San Martino Buon Albergo, 2 aprile 2012

Roberto Alloro