lunedì 30 aprile 2012

Le comiche finali: Avesani si inventa la preinaugurazione “due giri al posto di uno”


A corto di idee, in crisi di consenso, stizzito e incavolato con il paese ingrato che non capisce quanto bene egli abbia fatto e sia in procinto di fare a San Martino Buon Albergo (occhio all’ombrello di Altan), Avesani non sa più a che santo votarsi per cercare un po’ di visibilità sul servizievole quotidiano, sempre pronto a correre in soccorso del moribondo.
Così, in un pomeriggio di vena creativa, lui e De Santi si sono inventati la preinaugurazione della piastra di cemento che ha occupato buona parte del verde del parco del Campagnol.
I lavori non sono conclusi e le aiuole sono ancora tutte transennate, tuttavia, con la scusa di consentire il transito dei residenti nelle case prospicienti, in quattro e quattr’otto l’amministrazione uscente ha messo in piedi la farsa della preinaugurazione «perché quella vera la faremo più avanti, tra un mese, un mese e mezzo», ha dichiarato candidamente Avesani. Altro giro, altro regalo. Venghino, siore e siori, a vedere la donna cannone e l’orso ballerino!
Inutile chiedersi se le persone non potevano continuare a transitare sui vialetti percorsi finora oppure se non era sufficiente rimuovere una transenna senza imbastire la risibile sceneggiata a cui abbiamo assistito sabato mattina. Questo sarebbe stato sensato, ma l’effetto propaganda dove lo mettiamo?
Ecco, allora, che qualcuno in fretta e furia attacca con lo scotch un bel manifestino sul cancelletto d’ingresso di tutti i condomini del quartiere per invitare la cittadinanza all’inaugurazione dell’intervento «che riqualifica il quartiere» e parte il giro di sms per assicurare alla cerimonia una decente cornice di pubblico amico.
Orario programmato: le 11 del sabato mattina. Certamente per una fortuita coincidenza, in concomitanza e nello stesso luogo del mercato rionale. La possibilità che all’inaugurazione potessero partecipare anche i clienti delle bancarelle non aveva nemmeno sfiorato la mente dei nostri amministratori, così come che vi potesse essere un certo conflitto d’interessi (grosso come una casa) del sindaco che, bardato della fascia tricolore, chiede ai genitori bimbi «in prestito per tagliare il nastro» (penoso!) e la stessa persona che, in veste di candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative, un minuto primo e un minuto dopo il teatrino stava sotto il gazebo lì accanto a farsi propaganda. Del resto, Avesani è della scuola di Berlusconi, che di conflitto d’interessi e sceneggiate è maestro.
Bene hanno fatto gli altri candidati sindaci, assai meno favoriti – per usare un eufemismo – dalla stampa locale, a presenziare alla mesta messinscena, se non altro come deterrente alla ormai proverbiale eleganza del primo cittadino in scadenza, che alle Case Nuove bolla come «gentaglia» i concorrenti, in consiglio comunale definisce «stronzate» i volantini delle altre liste e spiega, in un finale scoppiettante, che un candidato consigliere in lista altrui «al posto della faccia ha il c...».
Del resto, la classe non è acqua e gli imprenditori, quelli "a disposizione dell’amministrazione" e quelli con contratto di co.co.co., di classe ne hanno da vendere.
Il giorno prima il Comune ha posizionato, nell’aiuola in Via Piave fronte Via Gottardi, un grande telo con la planimetria del progetto di risistemazione della via. Una struttura analoga è spuntata alle Casette, per annunciare la realizzazione di uno spazio che dovrebbe sostituire quello del campetto di calcio “rubato” ai ragazzi del quartiere e svenduto alla metà del prezzo per costruirci sopra altre case.
Occhio al condizionale: dovrebbe. Perché entrambi i teloni non parlano di date di inizio lavori. «A giorni iniziano», dicono gli amici degli amici. «Sono cartelli di cantiere», tuonano i compagni di merende. In verità, è l’ultima furbata con cui si cerca di gettare fumo negli occhi dei Sammartinesi, cantando all’unisono a squarciagola il ritornello del “faremo, faremo, faremo”.
Anzi, la penultima furbata, perché l’ultima conosciuta è l’asfaltatura di Via XX Settembre, che inizierà – guarda caso – mercoledì 2 maggio. Si vota il 6 e il 7 maggio, ma non c’entra. C’è da ridere, come nei film di Totò: «vota Antonio, vota Antonio».
Le malelingue dicono che da qui al 6 maggio Avesani ha in programma altre cinque-sei “inaugurazioni”, una al giorno, perché il ferro va battuto quando è caldo.
Tiriamo a indovinare:
1)      avvio della bitumiera che asfalterà Via XX Settembre preceduta dalla banda comunale;
2)      posa della prima pietra della piscina «che non ci costa niente» (a parte i 250.000 euro all’anno per 20 anni);
3)      inaugurazione trionfale dei nuovi sensi di circolazione in zona Casette;
4)      inaugurazione del sistema di autoprestito in biblioteca (progetto avviato dall’ex assessore Alloro);
5)      inaugurazione dei lavori di sistemazione del giardinetto pubblico di Via Municipio a Marcellise;
6)      inaugurazione della pista ciclabile di Via Terreno.
Sulle probabilità di azzeccarne qualcuna siamo cauti perché, come si è visto, la fantasia del Trio Peldoca Avesani, De Santi, Gaspari è superiore a ogni aspettativa.