venerdì 6 aprile 2012

"L'Arena": San Martino paese delle buche


«Avesani ha trasformato San Martino nel paese delle buche»
Ecco cosa dicono i Sammartinesi a L’Arena

L’Arena di giovedì 5 aprile (Provincia, p. 24) ha pubblicato un articolo nel quale si riporta il “voto” che gli abitanti di San Martino Buon Albergo danno ai cinque anni di mandato dell’amministrazione PDL e LEGA guidata da Avesani.
Quello che ne esce è il ritratto impietoso di un paese disastrato, in cui le meraviglie promesse sono inghiottite dalla triste realtà. Leggiamo le parole riportare da Vittorio Zambaldo.
Il primo intervistato commenta: «Il sindaco Avesani è come Tosi perché ha avuto la strada spianata dalle amministrazioni precedenti che hanno fatto i progetti e lui li ha conclusi. Bravo a portare a termine tutto, ma il bello viene adesso, quando si tratta di metterci del proprio».
Il secondo è addirittura furioso: «Basta guardare come siamo ridotti per capire che è ora di cambiare: marciapiedi impraticabili, rischi di cadere a ogni passo, strade piene di buche. Non se ne può più».
Il terzo si chiede: «Da 40 anni parlano di piscina e decidono di farla adesso: con che soldi?». Ci prova, il giornalista, a fargli cambiare idea assicurandolo della bontà del progetto piscina (“Inutile dirgli che c’è stata una gara e un´associazione temporanea d’imprese si è aggiudicata la costruzione a proprie spese”), perché l’interessato conclude: «Finché non vedo non credo» e torna alla carica sulle strade colabrodo «che sono una vergogna» annunciando: «ho già deciso chi voterò».
Interessante l’opinione del giovane rumeno in Italia da sei mesi ospite del fratello a San Martino: «Conosco poco. Ho visto tanti volantini dove si dice che si vuole costruire una piscina e mi sembra una cosa bella per i giovani».
Una ragazza russa dice: «Chiederei al nuovo sindaco di cambiare l’asfalto delle strade e poi di garantire più sicurezza».
Uno studente universitario: «Vivo poco in paese perché la maggior parte del tempo lo passo in città, ma qui apprezzo molto la biblioteca e le opportunità che ci dà di studiare e le iniziative del teatro. Mi aspetto molto anche dalla piscina e che si dia spazio ai giovani volonterosi che vogliono impegnarsi per il proprio paese».
Finalmente una sostenitrice del sindaco Avesani: «Non ho proprio paura di dirlo, che lo voterò. Mi ha aiutato molto, per la disabilità di mio fratello e per trovare lavoro. Se devo fare un appunto alla sua amministrazione, devo ricordargli che strade e marciapiedi fanno davvero schifo».
L’articolo riporta anche le impressioni di una signora che «non sa ancora per chi voterà, ma non è scontenta dell´attuale amministrazione».
Infine, la proposta di un negoziante: «A San Martino Buon Albergo bisognerebbe impegnarsi soprattutto per dare posti di lavoro alla gente e mettere in sicurezza le strade».
Dalle interviste, dunque, emergono scarsi entusiasmi quando non solenni bocciature per l’operato della giunta Avesani.
Registriamo un apprezzamento per i servizi culturali e per i servizi sociali (ma questi c’erano anche prima); il resto è una valanga di critiche, oltremodo significative perché colpiscono quello che secondo Avesani, De Santi e Gaspari è il cardine della campagna elettorale, ossia i lavori pubblici, il “ciò che abbiamo fatto” strombazzato dal giornaletto comunale (pagato dai contribuenti) propinatoci in tutte le salse.
Il tasto della piscina, su cui da mesi sta battendo furiosamente la macchina di Avesani, non ha sfondato nel cuore dell’opinione pubblica. Alle forti perplessità di qualcuno si affiancano le speranze di altri, mosse – però – più dal pressing della propaganda che da un reale convincimento.
Quasi tutti gli intervistati, invece, mettono il dito nella piaga: lo stato pietoso in cui versano strade e marciapiedi, mettendo a nudo il triste bilancio di un’amministrazione inefficiente e incapace di programmare perfino la manutenzione dell’esistente, che ha pensato di trovare nella progettazione di opere faraoniche la chiave del proprio successo.
Probabilmente qualcuno, in comune, cercherà di correre ai ripari e dopo l’articolo di ieri l’assessore De Santi avrà fatto accendere le bitumiere. Forse qualche scarriolata di asfalto, a una settimana dalle elezioni, verrà messa giù, magari a macchia di leopardo tra una frazione e un quartiere per non scontentare nessuno.
C’è da scommettere che, come per incanto, prima dell’apertura dei seggi verranno (forse) conclusi i lavori dell’area mercatale del Campagnol e della ciclabile per Marcellise.
Ma sarà troppo tardi: i Sammartinesi non si faranno infinocchiare dalle furbate dell’ultimo momento.
La prima grande opera pubblica dei prossimi cinque anni dovrà essere, da subito, la manutenzione del patrimonio pubblico: strade, marciapiedi, edifici, parchi e giardini, cioè i luoghi dove vivono quotidianamente le persone.