martedì 22 maggio 2012

Consiglio comunale del 21 maggio 2012: appunti dal taccuino


Aria di festa, ieri sera in sala consiliare, come si addice al primo Consiglio comunale dopo le elezioni. Si festeggia, com’è giusto che sia, la vittoria elettorale. Il Sindaco presta giuramento (applausi convinti del pubblico e dell’intero Consiglio comunale), viene eletto all’unanimità il nuovo Presidente del Consiglio (Giulio Furlani) che ringrazia con un breve discorso di insediamento tutto legato ai temi della collaborazione e del rispetto dei regolamenti.
Poi si presentano gli Assessori e le rispettive deleghe. Ai singoli componenti della Giunta viene lasciato lo spazio per un breve discorsetto di ringraziamento. Qualche congiuntivo in libertà (ma l’emozione davvero la fa da padrone) e tanti applausi per tutti. Poco prima, per l’elezione del Presidente, si erano fatti prendere dall’emozione anche i  “commessi”, che – smarrita l’urna elettorale –  rimediano con una scatola di scarpe trovata nello sgabuzzino. Pazienza, la prossima volta si farà meglio.
Grandi sorrisi e clima di festa, come detto. E via con i primi sei punti all’ordine del giorno, inerenti questioni legate all’insediamento del nuovo Consiglio. Insomma, festa.
Poi si arriva al numero sette, un argomento aggiunto all’ultimo minuto per il quale si è reso necessario integrare l’ordine del giorno. Capita, quando le cose sono urgenti.
Si parla di assetto della struttura organizzativa. In soldoni, di come organizzare il Comune, di come predisporre la pianta organica. Si approva un documento che introduce le Aree, che tradotto significa che il Comune potrà assumere uno o più dirigenti. Quelli che costano all’ente tra i 65.000,00 e i 100.000,00 € l’anno (per una verifica basta controllare il sito del Comune di Verona http://portale.comune.verona.it/media/Redazione%20web/ente_comune/struttura_organizzativa/dirigenti/retribuzioni_dirigenti_2011.pdf)
Il Sindaco illustra il provvedimento e poi prende la parola il consigliere Alloro. Una breve introduzione e a seguire, con lo sguardo al foglio (forse un po’ di emozione), pone 5 domande. Eccole:
  1. Quali siano le motivazioni che spingono l’Amministrazione ad apportare questa modifica alla struttura degli Uffici comunali; ossia quali siano le criticità emerse e quali i benefici attesi dal provvedimento in discussione;
  2. Quante Aree verranno previste e quante verranno effettivamente istituite;
  3. Attraverso quali modalità verranno individuati i dirigenti o il dirigente;
  4. Se l’introduzione dei dirigenti o del dirigente comporterà un aggravamento dei costi per il personale;
  5. Se ciò avverrà senza aumento di spesa, come conta l’Amministrazione di reperire le risorse economiche e finanziarie necessarie.

Risponde il Sindaco (l’Assessore alla risorse umane tace per l’intera discussione).
"Partiamo dalla fine – esordisce Avesani – questa cosa la vogliamo fare per risparmiare… riteniamo che la macchina del Comune sia una macchina che non funziona benissimo". E allora, continua, bisogna subito mettere mano alla struttura affinché "funzioni meglio, sia più efficiente e perché costi meno".
Al termine Alloro fa notare al Sindaco che non ha risposto alle prime tre domande. Avesani chiede che siano ripetute (le stesse già riportate sopra) e poi sentenzia: "A questo non rispondo perché è un processo alle intenzioni".
Interviene il consigliere Braggion e chiede se hanno già in mente quali Aree, come strutturarle, come intendono fare per risparmiare soldi e per non spenderne di più. "Per risparmiare – riprende Avesani – bisogna puntare all’efficienza, per puntare all’efficienza c’è bisogno di uno strumento che ci permetta di ridefinire l’organizzazione dell’ente… prima dobbiamo preparare lo strumento perché questo avvenga o non avvenga, non è detto che avvenga, può darsi che non avvenga". Più chiaro di così...
Noi pensiamo che avverrà, tranquilli che avverrà, altrimenti non aveva senso far approvare questa delibera di corsa, prima del bilancio, ma non vogliamo fare processi alle intenzioni.
Intanto il sorriso del Sindaco si è fatto un po’ meno spumeggiante, le domande forse non se le aspettava, forse pensava di poter metter lì, nel primo Consiglio, una cosa importante come la modifica della struttura dell’ente e che nessuno chiedesse chiarimenti.
Adesso vedremo quali saranno i prossimi passi. E soprattutto come Avesani intende risparmiare soldi e aumentare l’efficienza.
In chiusura, intervento politico e programmatico del capogruppo di minoranza, consigliere Daniele Grandi, che rivendica il ruolo di controllo della minoranza, incita l’Amministrazione a privilegiare i fatti più dell'immagine, stigmatizza la lettera calunniosa ricevuta da molte famiglie sammartinesi negli ultimi giorni della campagna elettorale e mette a disposizione di chi lo desideri la propria fedina penale e l’estratto dal casellario giudiziale.
Il Sindaco ribadisce il biasimo suo e della sua Lista per il fatto esecrabile. Poi, forse dimentico che analoghi interventi “politici” erano stati fatti pochi minuti prima – tra gli applausi – da alcuni dei suoi Assessori, consiglia a Grandi di ricordarsi che “la campagna elettorale è finita”. Fine del volemose ben e fine del Consiglio.