martedì 2 aprile 2013

Ca' Vecchia: Avesani costretto ad inseguire

Dopo aver osservato un troppo lungo silenzio sul progetto di Adige Ambiente, Avesani è ora costretto ad inseguire l'opinione pubblica nel tentativo di riguadagnare il consenso perduto.
Nell'incontro di Case Nuove del 25 marzo scorso, voluto ed organizzato dai consiglieri di opposizione, dall'assemblea erano emerse due iniziative: costringere PDL, LEGA e UDC a venire allo scoperto sull'impianto e avviare una raccolta di firme da inviare alla Regione.
Due istanze, due centri: guarda caso, al sopralluogo del nucleo istruttorio della Commissione VIA era presente anche il consigliere regionale leghista Cappon e, guarda caso, Avesani dichiara ora di voler avviare una raccolta di firme.
Che l'amministrazione Avesani si sia finalmente decisa a muoversi contro il nuovo insediamento di Adige Ambiente non può che farci piacere.
Certo, avremmo preferito più trasparenza nella gestione dell'iter fin qui percorso, più informazione alla cittadinanza e, soprattutto, una presa di posizione non al traino dell'opinione pubblica.
Secondo dichiarazioni pubblicate su L'Arena di domenica 31 marzo il sindaco di San Martino Buon Albergo sarebbe intenzionato ad avviare una raccolta di firme "su moduli intestati e predisposti  dal Comune".
Anche in questo caso, come per la raccolta di firme per la riduzione delle indennità ai parlamentari, Avesani confonde l'agire politico con l'azione amministrativa e fa assumere al Comune un ruolo che non gli appartiene.
Compito di un'amministrazione avveduta e preparata, in questo frangente, è quello di motivare alla Regione la propria opposizione all'istanza di Adige Ambiente presentando osservazioni quanto più possibile stringenti, pertinenti ed articolate, in grado di resistere alle scontate controdeduzioni del privato.
Non mettiamo in dubbio che l'Ufficio Ecologia del Comune di San Martino Buon Albergo possa contare su funzionari preparati, ma riteniamo che sulla questione specifica servano competenze tecniche particolari ed esperienza in materia.
Seguendo l'esempio del Comune di San Giovanni Lupatoto, che per la redazione delle proprie osservazioni negative ha ritenuto di avvalersi di una consulenza esterna, secondo noi la maggioranza di Avesani, perso il treno per partecipare a quella consulenza e condividerne le spese, farebbe meglio ad  affidare l'incarico ad un professionista in grado di sviluppare e sostenere le posizioni dell'Amministrazione.
La Lista Grandi ha da tempo formalizzato la candidatura di un professionista idoneo a svolgere tale incarico.
A San Martino servono amministratori preparati ed efficaci, non capipopolo che cavalcano l'onda. Ad ognuno il suo, insomma.
Il sindaco lasci perdere le raccolte di firme "su moduli intestati e predisposti dal Comune" e si preoccupi di inviare alla Regione delle osservazioni ben fatte.
Alla mobilitazione popolare ci penseranno le associazioni e i comitati, che su questo punto si sono mossi prima e con maggiore determinazione di Avesani.