lunedì 8 aprile 2013

Adige Ambiente: Cappon sfida la Lega. PDL e UDC tacciono

Il consigliere regionale sammartinese della Lega Nord Bruno Cappon ha presentato una mozione con la quale invita la Regione Veneto a intervenire sulla questione Adige Ambiente bocciando l'istanza di delocalizzazione con introduzione di varianti sostanziali.
Bene. Aspettiamo di vedere se Zaia, sempre Lega Nord, con la sua maggioranza farà propria la mozione di Cappon. C'è da sperare che dai paladini dell'autonomismo e dell'autodeterminazione arrivi un'opposizione ferma e convinta al progetto. Se così non fosse, sarebbe manifesto che quella di Cappon e del suo partito è solo un'operazione di facciata ad uso e consumo dei Sammartinesi, destinata a replicare, nella sostanza, la sceneggiata già vista su Ca' del Bue, con PDL e Lega che si pronunciano in un modo a San Martino Buon Albergo e fanno l'esatto contrario a Verona e in Regione. Staremo a vedere.
Registriamo, in ogni caso, che Cappon ha avuto il coraggio di porre la questione a livello regionale e di mettere il suo partito di fronte ad una scelta: o appoggiare la mozione o rifiutarla rivelando il classico giochino delle tre carte. E' già qualcosa.
Non ci risulta che PDL e UDC abbiano fatto altrettanto. Cosa pensino della questione i vertici cittadini, provinciali e regionali del Popolo della Libertà e dell'UDC non è dato a sapere. Forse non ritengono che la cosa sia importante. O forse lo è fin troppo. Vedremo.
Dopo il letargo da novembre alla fine di marzo, continua l'attivismo di Avesani sul fronte del no ad Adige Ambiente. Giovedì scorso ha incontrato i rappresentanti di alcuni Comitati civici e delle associazioni per coinvolgerli nella campagna di firme in cui, sotto lo slogan "firma contro Adige Ambiente" si sottoscrive un documento in cui c'è scritto, ipotizziamo, che sindaco e Giunta hanno fatto bene bene benissimo.
Sempre giovedì Avesani ha inviato una lettera a tutti i consiglieri comunali invitandoli a collaborare all'iniziativa, per la quale il Comune metterà a disposizione l'URP e gazebo nei luoghi di maggior visibilità. Ci vuole un bel coraggio per chiedere collaborazione alla minoranza dopo averne bocciato la mozione che chiedeva solo più informazione ai cittadini.
A prescindere dalla nostra contrarietà ad una raccolta firme promossa dal sindaco - lo stesso che ha lasciato scadere i termini di legge per le osservazioni senza presentare alcunché - non è ancora chiaro che cosa dica il documento che si chiede ai cittadini di sottoscrivere. Probabilmente Avesani confida che firmino sulla fiducia, senza nemmeno leggere. Un po' come si aspettava facessero i consiglieri di minoranza quando, nel corso del Consiglio Comunale del 21 marzo, ha estratto dal cilindro la mozione della maggioranza. Si stupiva, infatti, che dalla minoranza venisse chiesta  una sospensione di cinque minuti per leggere il testo che si chiedeva di votare.
Come funzioni la sua maggioranza non lo sappiamo, ma a noi piace che chi vota e chi firma voglia, prima, almeno leggere.