Nel
nostro paese ci sono tante persone di buona volontà disposte a sacrificare
parte del proprio tempo libero per attività non retribuite a vantaggio di tutti.
Non è una novità. Basta guardare alle molte associazioni di volontariato attive
nel nostro territorio negli ambiti più disparati.
La
novità è che da noi abbiamo inaugurato il volontariato nell'amministrazione
della cosa pubblica. Non sei stato eletto? La tua legittima ambizione di diventare
amministratore pubblico è stata mortificata e destinata ad attendere il prossimo
giro, tra cinque lunghi anni? Non c'è problema. A San Martino siamo forti in
fatto di idee innovative. Idee fan-ta-sti-che, che molti si
precipitano a copiare e che, non per niente, stiamo pensando di brevettare.
Idee, soprattutto, che ci procurano un po' di visibilità su giornali e
giornaletti.
San
Martino Buon Albergo è la prova provata, caro presidente Monti, che i consigli
di amministrazione delle municipalizzate non sono – come si dice in giro – la panchina (remunerata) dei politici trombati, ma un’autentica riserva di energia gratuita
che nemmeno la cancellazione per legge delle indennità riesce a scalfire.
Infatti,
nonostante i prescelti non mettano in tasca più nemmeno un euro, il sindaco
Avesani, lo scorso 22 giugno, ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione
dell’Istituzione Servizi al Cittadino, in cui compaiono un paio di candidati
consiglieri comunali della lista di Avesani in quota Lega Nord risultati non
eletti (Montoli e Meneghello) e il segretario locale dell'UDC Benesso, che ha
lasciato al leghista Bogoncelli (altro candidato consigliere comunale non eletto) la poltrona (remunerata) di presidente del consiglio di amministrazione dell'altra
municipalizzata, l'Archimede Servizi .
Secondo
noi si è persa una buona occasione per eliminare un ente - l'Istituzione - che non ha più alcun senso di esistere e le cui
attività possono tranquillamente ritornare in seno al Settore Servizi Sociali e
Istruzione del Comune, come è stato fatto tempo fa per il Settore Servizi
Culturali su richiesta dell'assessore alla Cultura Roberto Alloro.
A
chi o a che cosa serva un consiglio di amministrazione che, di fatto, non decide
nulla ma ratifica le decisioni già prese dalla Giunta e dall'assessore
competente, rimane un mistero.
Non
è un mistero, invece, ma sono cose a cui non si fa pubblicità, che mantenere in
piedi l'ISAC costa comunque parecchie migliaia di euro all'anno in indennità
aggiuntive corrisposte ai funzionari del Comune chiamati a lavorare per conto
di un ente formalmente terzo rispetto al Comune stesso. Soldi che si sarebbero potuti risparmiare a vantaggio, magari, dei
bambini in difficoltà seguiti dal Centro Aperto Giovanni Paolo II.
E
questa è una.
L'altra,
invece, è questa.
Per
il raggiungimento dei propri ambiziosi obiettivi programmatici in materia di
sport, attività ludiche e turismo visitazionale (c’è anche un turismo non
visitazionale, di gran moda in tempi di crisi, che si pratica rimanendo a casa
propria) Avesani ritiene che gli uffici comunali non siano sufficienti e che il
raggiungimento degli scopi «possa essere favorito dalla collaborazione di
privati, che hanno manifestato all’Ente la propria disponibilità ad affiancare
il Sindaco e l’intera Amministrazione a titolo gratuito». Una possibilità
prevista dalla legge.
Così,
con delibera n. 138 del 6 luglio, la Giunta ufficializza «di avvalersi (…)
della collaborazione a titolo gratuito dei Sig.ri Amedeo Poddi e Mario
Campedelli in materia di sport e dei Sig.ri Silvano Forapan, Emanuele Del
Miglio e Andrea Perini in materia di turismo».
Per
inciso: Sport e Turismo sono deleghe che il sindaco ha trattenuto per sé; Poddi
è stato assessore allo Sport e alle Attività Produttive nel primo mandato
Avesani; Perini, già cofondatore e vicepresidente dimissionario di Al Centro
San Martino, era candidato consigliere comunale nella lista di Avesani in quota
PDL ma non è stato eletto. In pratica, Avesani si è creato uno staff di cinque
privati cittadini che dovrebbe affiancare ed integrare quello istituzionale costituito dagli uffici e
dagli impiegati comunali.
A scanso di equivoci l’atto precisa che «non vi è
alcun inserimento nell’organizzazione dell’Ente; non vi è alcuna subordinazione
gerarchica; non vi è nessuna determinazione di orario; non vi è alcuna
sottoposizione al potere e controllo da parte dell’Ente». Giustamente, trattandosi
di volontariato si dà ciò che si può, senza vincoli o limitazioni.
Insomma, un grande affare per il Comune, che si
avvarrà di tali qualificati contributi senza sborsare nulla, semplicemente
mettendo a disposizione «l’attività dell’impiegata addetta all’Uffico di staff»
(l'errore è nella delibera).
Ci
ritornano alla mente le prime dichiarazioni del Sindaco Avesani dopo la
conferma elettorale: saremo una Amministrazione di soli eletti. Con questi
ultimi movimenti, ci vien da dire, sono stati ripescati e rimessi in
circolazione, assieme a qualche altra persona
di fiducia, anche tutti quelli che eletti non sono stati. Perché la squadra va tenuta unita.
In
attesa di conoscere nel dettaglio le attività nelle quali profonderanno il loro
impegno, gli obiettivi prefissati e quelli via via raggiunti, ai nuovi
volontari auguriamo buon lavoro.