martedì 10 luglio 2012

San Martino: fantasia (e buona volontà) al potere


Nel nostro paese ci sono tante persone di buona volontà disposte a sacrificare parte del proprio tempo libero per attività non retribuite a vantaggio di tutti. Non è una novità. Basta guardare alle molte associazioni di volontariato attive nel nostro territorio negli ambiti più disparati.
La novità è che da noi abbiamo inaugurato il volontariato nell'amministrazione della cosa pubblica. Non sei stato eletto? La tua legittima ambizione di diventare amministratore pubblico è stata mortificata e destinata ad attendere il prossimo giro, tra cinque lunghi anni? Non c'è problema. A San Martino siamo forti in fatto di idee innovative. Idee fan-ta-sti-che, che molti si precipitano a copiare e che, non per niente, stiamo pensando di brevettare. Idee, soprattutto, che ci procurano un po' di visibilità su giornali e giornaletti.
San Martino Buon Albergo è la prova provata, caro presidente Monti, che i consigli di amministrazione delle municipalizzate non sono – come si dice in giro – la panchina (remunerata) dei politici trombati, ma un’autentica riserva di energia gratuita che nemmeno la cancellazione per legge delle indennità riesce a scalfire.
Infatti, nonostante i prescelti non mettano in tasca più nemmeno un euro, il sindaco Avesani, lo scorso 22 giugno, ha nominato il nuovo consiglio di amministrazione dell’Istituzione Servizi al Cittadino, in cui compaiono un paio di candidati consiglieri comunali della lista di Avesani in quota Lega Nord risultati non eletti (Montoli e Meneghello) e il segretario locale dell'UDC Benesso, che ha lasciato al leghista Bogoncelli (altro candidato consigliere comunale non eletto) la poltrona (remunerata) di presidente del consiglio di amministrazione dell'altra municipalizzata, l'Archimede Servizi .
Secondo noi si è persa una buona occasione per eliminare un ente - l'Istituzione - che non ha più alcun senso di esistere e le cui attività possono tranquillamente ritornare in seno al Settore Servizi Sociali e Istruzione del Comune, come è stato fatto tempo fa per il Settore Servizi Culturali su richiesta dell'assessore alla Cultura Roberto Alloro.
A chi o a che cosa serva un consiglio di amministrazione che, di fatto, non decide nulla ma ratifica le decisioni già prese dalla Giunta e dall'assessore competente, rimane un mistero.
Non è un mistero, invece, ma sono cose a cui non si fa pubblicità, che mantenere in piedi l'ISAC costa comunque parecchie migliaia di euro all'anno in indennità aggiuntive corrisposte ai funzionari del Comune chiamati a lavorare per conto di un ente formalmente terzo rispetto al Comune stesso. Soldi che si sarebbero potuti risparmiare a vantaggio, magari, dei bambini in difficoltà seguiti dal Centro Aperto Giovanni Paolo II.
E questa è una.
L'altra, invece, è questa.
Per il raggiungimento dei propri ambiziosi obiettivi programmatici in materia di sport, attività ludiche e turismo visitazionale (c’è anche un turismo non visitazionale, di gran moda in tempi di crisi, che si pratica rimanendo a casa propria) Avesani ritiene che gli uffici comunali non siano sufficienti e che il raggiungimento degli scopi «possa essere favorito dalla collaborazione di privati, che hanno manifestato all’Ente la propria disponibilità ad affiancare il Sindaco e l’intera Amministrazione a titolo gratuito». Una possibilità prevista dalla legge.
Così, con delibera n. 138 del 6 luglio, la Giunta ufficializza «di avvalersi (…) della collaborazione a titolo gratuito dei Sig.ri Amedeo Poddi e Mario Campedelli in materia di sport e dei Sig.ri Silvano Forapan, Emanuele Del Miglio e Andrea Perini in materia di turismo».
Per inciso: Sport e Turismo sono deleghe che il sindaco ha trattenuto per sé; Poddi è stato assessore allo Sport e alle Attività Produttive nel primo mandato Avesani; Perini, già cofondatore e vicepresidente dimissionario di Al Centro San Martino, era candidato consigliere comunale nella lista di Avesani in quota PDL ma non è stato eletto. In pratica, Avesani si è creato uno staff di cinque privati cittadini che dovrebbe affiancare ed integrare quello istituzionale costituito dagli uffici e dagli impiegati comunali.
A scanso di equivoci l’atto precisa che «non vi è alcun inserimento nell’organizzazione dell’Ente; non vi è alcuna subordinazione gerarchica; non vi è nessuna determinazione di orario; non vi è alcuna sottoposizione al potere e controllo da parte dell’Ente». Giustamente, trattandosi di volontariato si dà ciò che si può, senza vincoli o limitazioni.
Insomma, un grande affare per il Comune, che si avvarrà di tali qualificati contributi senza sborsare nulla, semplicemente mettendo a disposizione «l’attività dell’impiegata addetta all’Uffico di staff» (l'errore è nella delibera).
Ci ritornano alla mente le prime dichiarazioni del Sindaco Avesani dopo la conferma elettorale: saremo una Amministrazione di soli eletti. Con questi ultimi movimenti, ci vien da dire, sono stati ripescati e rimessi in circolazione, assieme a qualche altra persona di fiducia, anche tutti quelli che eletti non sono stati. Perché la squadra va tenuta unita.
In attesa di conoscere nel dettaglio le attività nelle quali profonderanno il loro impegno, gli obiettivi prefissati e quelli via via raggiunti, ai nuovi volontari auguriamo buon lavoro.