giovedì 21 marzo 2013

San Martino dice NO al nuovo impianto di Ca' Vecchia

Primo, importantissimo risultato della pressione esercitata dall'opinione pubblica e dai consiglieri comunali di minoranza: l'Amministrazione comunale ha votato ieri sera all'unanimità un atto di indirizzo CONTRARIO al nuovo impianto di Adige Ambiente a Ca' Vecchia.

In una sala consigliare gremita come non mai, con tantissima gente assiepata fino all'ingresso dell'edificio, è andata in scena la débacle della Giunta e della maggioranza, costretta in fretta e furia a rimediare ad un silenzio durato troppo a lungo.

L'azione concentrica delle persone, delle associazioni, dei comitati e dei consiglieri di minoranza ha avuto successo e ha costretto Avesani e i suoi assessori a venire allo scoperto pronunciandosi negativamente al progetto e dando incarico agli uffici di predisporre le osservazioni negative da inviare in Regione.

Il lungo applauso liberatorio che ha accolto il voto del Consiglio e gli altrettanto sonori "buuuuu" che hanno stoppato l'accenno del sindaco Avesani ai (presunti) "molti posti di lavoro perduti" la dicono lunga sul clima che si respirava in sala.

Costretto a convocare il Consiglio Comunale sull'argomento prima di quanto desiderasse da una mozione strategica presentata dai consiglieri di minoranza il 19 febbraio - e dunque da discutere entro e non oltre 30 giorni, come prevede il regolamento - Avesani non ha potuto fare altro che prendere atto della cattiva aria che tira sul progetto e votare contro.

Dopo aver inutilmente cercato di posticipare la convocazione del Consiglio, la Giunta, per evitare di farsi prendere in contropiede, ha pensato ad una propria mozione da contrapporre a quella della minoranza, che aveva chiesto l'organizzazione di incontri pubblici urgenti per informare la popolazione sul progetto del nuovo impianto.

Ma i tempi stringevano. Nel frattempo, l'opinione pubblica ha cominciato a muoversi decisamente in senso contrario all'impianto, anche grazie all'attività di informazione e sensibilizzazione svolta da diverse associazioni e comitati spontanei con serate a tema, distribuzione di volantini e comunicazioni sui social network.

Così, con l'acqua alla gola, il 20 marzo - il giorno prima del Consiglio Comunale convocato per il 21 marzo - la Giunta ha deliberato (delibera n. 45) un atto di indirizzo con il quale incarica gli uffici comunale a predisporre tutte le osservazioni tecniche suffragando il PARERE NEGATIVO espresso dalla Giunta e di predisporre un'adeguata informazione alla cittadinanza.

Esattamente quello che chiedeva la minoranza.

Il 21 marzo, stesso giorno del Consiglio, il capogruppo di maggioranza ha protocollato la mozione con la quale il Consiglio Comunale approva gli indirizzi e il diniego espressi dalla Giunta.

La mozione e copia della delibera n. 45 alla quale si riferisce, che per regolamento avrebbero dovuto essere depositate, messe all'ordine del giorno e portate a conoscenza dei consiglieri in tempo utile, ci sono stata consegnate a mano nel corso della seduta, sicché per tutta la prima  parte della discussione Avesani e gli assessori che sono intervenuti facevano riferimento ad atti che conoscevano soltanto loro!

Ancora adesso, mentre stiamo scrivendo queste righe (ore 0:45 del 22 marzo 2013), la delibera n. 45 del 20 marzo 2012 non è pubblicata all'Albo Pretorio on-line, che si ferma alla n. 43 del 12 marzo 2012.

Comunque, per evitare di buttare il bambino con l'acqua sporca, abbiamo sorvolato - non senza farla notare al segretario comunale - sulla scarsa ortodossia della procedura e abbiamo badato al sodo.

Dopo le dichiarazioni lette sui giornali, che lasciavano intendere una contrarietà solo parziale del sindaco Avesani, con la possibilità che l'impianto venisse comunque approvato magari senza (per ora) la linea M8 dei forni pirometallurgici ("l'attuale progetto non verrà approvato" - L'Arena del 16 gennaio; "così com'è oggi è certo che da noi non passerà" - L'Arena del 17 gennaio; "restiamo convinti che il lotto M8 non si debba realizzare, diversa è invece la parte del progetto che riguarda lo stoccaggio e la selezione dei rifiuti" - L'Arena del 13 marzo), la Giunta ha valutato l'impianto "insostenibile per il nostro territorio sia dal punto di vista delle emissioni inquinanti che dal punto di vista urbanistico".

Anche in questo caso sono le tesi della minoranza, che nel corso degli incontri di presentazione del progetto da parte di Adige Ambiente ai consiglieri comunali ha sempre posto l'accento sull'assoluta incompatibilità dell'impianto rispetto al luogo in cui esso si sarebbe andato ad insediare oltre che sull'ulteriore inquinamento causato ad un territorio che ha già dato. Senza parlare dell'incompatibilità anche riguardo agli strumenti di pianificazione edilizia ed urbanistica sia regionali sia comunali, a cominciare dal PAT voluto da Avesani e approvato solo pochi mesi fa.

Scontato, quindi, il voto: mozione della minoranza respinta, mozione  della maggioranza approvata all'unanimità. Ciò che conta è il risultato. Rimaniamo convinti che senza l'azione di tutti, ciascuno per il proprio ruolo, non ci si sarebbe arrivati così in fretta e, forse, nemmeno ad un "no" così netto.

Per il resto, solito gioco delle parti, con la maggioranza in evidente affanno che cerca di salvare la faccia attaccando e il sindaco che minaccia querele contro  coloro i quali avrebbero diffuso volantini contenenti affermazioni ritenute diffamanti ("e se questa persona è in sala farebbe bene a chiedere scusa") e la minoranza che gioca al gatto col topo, sapendo di aver prima e meglio interpretato il proprio di ruolo di rappresentanza dei sentimenti e dei timori della comunità.

Ieri sera hanno vinto i cittadini, hanno vinto le persone, ha vinto la voglia di trasparenza e di partecipazione ad una scelta cruciale per la vita della collettività. Ha perso il tatticismo, il paternalismo, il "meglio non creare allarmismi", il "divide et impera", la politica degli annunci.

Abbiamo vinto una battaglia, ma la guerra continua. Era fondamentale un pronunciamento negativo e lo abbiamo ottenuto. L'esito dell'ormai prossima delibera di Consiglio, che sancirà formalmente l'opposizione al progetto, arriverà tra breve e l'esito, dopo l'atto di indirizzo votato ieri,  dovrebbe essere scontato, a meno di clamorose retromarce.

L'attenzione e l'informazione, però, non devono calare, perché il pronunciamento definitivo sul progetto compete alla Regione e sappiamo bene come sia difficile fermare certi treni quando sono in corsa. L'esperienza di Ca' del Bue insegna. E i terreni su cui l'impianto dovrebbe sorgere sarebbero già stati acquistati.

Rimane confermato, dunque, l'incontro pubblico di informazione organizzato dai consiglieri di minoranza lunedì 25 marzo alle ore 20:45 presso la scuola Todaro di Case Nuove.

Avanti, che tutti assieme ce la facciamo!